È di nuovo sabato e, come ogni sabato, le porte del Metro Core si aprono ormai da tempo all’improvvisazione. Formazioni affiatate o musicisti che si incontrano per l’occasione, l’importante è incrociare gli strumenti e suonare, creare, sperimentare. E i risultati – credete a chi cerca di non perdersi neanche un appuntamento – sono quasi sempre eccelsi. Questa sera abbiamo gli Atman, un quartetto elettroacustico di nuova formazione, che vede insieme quattro musicisti che ben conosciamo.
Il nome, che ci dicono venire dal sanscrito, significa respiro, a richiamare il legame tra suono, vita e trasformazione. Loro sono Domenico Vellucci al sax alto preparato, Alessandro Ciccarelli al trombone, Cristian Maddalena all’elettronica ed Ermanno Baron alla batteria, nomi che i frequentatori del Metro Core conoscono bene, così come gli assidui di Altera, la rassegna mensile del Fanfulla, dove i quattro hanno suonato insieme lo scorso ottobre e di cui Baron è uno degli organizzatori.
Quell’Ermanno Baron che ricordiamo componente dell’ensemble di improvvisazione elettroacustica Acre, con un nuovo disco, “Praxis” appena uscito per Folderol, del trio Arbo di Igor Legari, del MAT di Marcello Allulli e di Genera, trio visto pochi giorni fa nella bolognese “Angelica”, che lo vede accanto a Luca Venitucci e Dario Miranda. Sicuramente già in sintonia fra di loro sono Alessandro Ciccarelli e Cristian Maddalena che, in trio con Barbara De Dominicis, sono i Morceau de Bleu che pochi giorni fa si sono esibiti al Fanfulla. Ma Cristian Maddalena, shamisen ed elettronica, è anche membro del trio Yokai, con i veterani Marco Colonna e Fabrizio Spera, Alessandro Ciccarelli del trio Yugen, con Milena Punzi e Gianluca Ceccarini, e dell’Ensemble Exàifnes. Domenico Vellucci, sassofonista e compositore, proviene da un differente universo, quello della musica contemporanea, ma ha più volte dimostrato di essere estremamente a suo agio anche nell’improvvisare.
Scritto da Carlo Cimmino