Nella performance partecipativa Hands Made (prima italiana), firmata dalla coreografa turca Begüm Erciyas, le mani diventano protagoniste. Gli spettatori sono invitati a osservare la propria mano e quelle dei vicini: cosa hanno fatto queste mani e cosa faranno in futuro? Un’indagine sulle trasformazioni del nostro rapporto con il tocco – dal lavoro manuale al digitale, dal passato al futuro.
Scritto da Giada Vailati