Atmospheric metal, epic-black-metal, post-black-metal, doom, stoner, termini che per i meno addentrati nel metal significano chiaramente ben poco e che invece definiscono generi ben diversi tra loro e con differenze e caratteristiche specifiche. E quella di stasera sarà sicuramente una gran festa con tre formazioni di primo piano del panorama italiano ed internazionale.
Headliner della serata sono i cecoslovacchi Cult of Fire, band attiva ormai da quindici anni con un nuovo album, “The One, Who is Made of Smoke” uscito in questi giorni. Sonorità oscure che vedono le atmosfere tipiche del black metal fondersi con temi hindu e buddisti, complice un percorso attraverso la tradizione indiana e le pratiche meditative.
Prima di loro i francesi The Great Old Ones, anche loro con un nuovo disco, “Kadath”, appena uscito a cinque anni di distanza dal precedente “Cosmicism”. Con un nome che evoca maligne creature semi divine tratte dall’universo mitologico di H. P. Lovecraft, i cinque si avventurano in un riadattamento del romanzo “La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath” dello scrittore statunitense, fra incubi e melodie arcane. Ad aprire le danze gli emiliani Caronte, con il loro doom permeato di occultismo ed esoterismo. che presentano il loro quinto album, “Spiritus”, disponibile dalla seconda metà di aprile.
Scritto da Carlo Cimmino