In che modo il cinema di genere “poliziottesco” italiano ha raccontato i conflitti, la politica e le vicende di cronaca nera legate a una malavita urbana che muta assieme alla città stessa in cui nasce? Di ne parlerà Matteo Santandrea, autore del libro “Paesaggi del crimine. Milano, Roma, Napoli nel crime italiano: 1966-1980” (Marsilio editori), assieme a Malvina Giordana e Michele Alhaique. A seguire proiezione del cult di Umberto Lenzi del 1974, “Milano odia: la polizia non può sparare!”, e il dj set di Kybbe.
Scritto da Nicola Gerundino