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ven 11.07 2025

Beth Gibbons

Dove

Voce Triennale
Viale Emilio Alemagna 6, Milano

Quando

venerdì 11 luglio 2025
H 21:45

Quanto

SOLD OUT

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A un certo punto, qualche anno fa, ho seguito un laboratorio di mantra. Niente di troppo esotico: semplicemente c’era una guida che, tra un’indicazione sulla respirazione e una spolverata di storia e simbologia induista, ci faceva sedere in cerchio e cantare tutte assieme. Non è che mi ricordi molto di quanto cantavamo, ogni tanto mi si affaccia qualche verso ma finisce lì. Ciò che mi è rimasto addosso è l’abbandono, l’avvolgente dedizione alla ripetizione e all’intonazione. Arriva al mattino, mentre preparo la colazione o do da mangiare alle galline, prende la forma di un verso di durata variabile, e mi trascina con sé per alcuni inafferrabili minuti. Quello che mi sfugge del tutto è perché capiti così spesso che quel mantra sia il ritornello di “Wandering Star” dei Portishead. La cosa più stramba di tutto ciò è che questa cosa è cominciata nel 1994, quando frequentavo le superiori e ignoravo ancora quel poco che poi ho scoperto sui mantra.

Trent’anni più tardi, e a 16 anni dal terzo e ultimo cantico dei Portishead, quella voce dalla paralizzante bellezza, è tornata a risuonare in un disco. Una storia completamente diversa dai Portishead, una persona completamente diversa perché gli anni (oggi 60) passano, incidono rughe nella pelle e nell’anima, ma come scava il tempo così anche la voce di Beth Gibbons riesce sempre ad aprirsi varchi fino alle radici come allora. Difficilmente nascerà un mantra da questa nuova Gibbons, il cui cambiamento ha comportato un passaggio dall’ipnosi del trip-hop all’intreccio oscuro di questa specie di folk, ma il mantra non è che uno dei tanti strumenti per abbandonare il brusio del nostro incessante pensare. Abbandonarsi alla voce di Beth Gibbons può rivelarsi una pratica altrettanto valida. Di questi tempi orribili e minacciosi, nei quali si celebra la definitiva morte della speranza, si direbbe quasi una pratica salvifica, persino illuminante.

Scritto da Filippo Cauz