Taryn Simon ha decisamente talento. Stupisce per la sua capacità di cogliere i dettagli e le storie che ci sono dietro di essi, per la costanza e la pazienza con cui accumula, ordina ed estrae significato da un oceano di questi dettagli. E si tratta di significati non da poco: riguardano il potere, l’economia, le religioni e le ideologie politiche. Il dettaglio di questa mostra, Paperwork and the Will of Capital, sono i fiori, gli addobbi floreali di incontri che hanno deciso le sorti attuali del Mondo – ad esempio la conferenza di Bretton Woods del ’44 – che Taryn ha scovato in immagini d’epoca, ha riprodotto in veri bouquet e poi fotografato. E si tratta di fiori che mai sarebbero potuti sbocciare naturalmente nella stessa stagione o nella stessa zona, a mostrare come globalizzazione, capitalismo e liberismo siano capaci di assumere la più innocente delle sembianze. Un mostra di respiro museale che va vista.
Scritto da Nicola Gerundino