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ven 28.11 2025

SOTTOSUONO + Alzaya Showcase: Ryan Elliott + Astral Travel

Dove

Main Club
Via Carlo Boncompagni 44, 20139 Milano

Quando

venerdì 28 novembre 2025
H 23:00 - 08:00

Quanto

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Dopo il primo evento che ne ha definito l’identità, il progetto è pronto a lasciare un segno ancora più profondo: un territorio “sottosonoro” che non si limita ad accogliere, ma che trascina, trasforma, amplifica. Stavolta, al vecchio Dude, si espande: bigger than before, due sale, due traiettorie parallele che si sfiorano e si rincorrono.

Nel cuore pulsante della Main Room si alterneranno Astral Travel, per la prima volta a Milano, che incarna l’alchimia totale: Anthea & Oshana trasformano il loro set in un unico organismo sonoro, una deriva condivisa che punta dritta al centro del corpo collettivo; Ryan Elliott, figura cardine tra Detroit e Berlino, intreccia techno e house senza schieramenti, in un equilibrio che parla delle due città e della loro eredità. Resident di Berghain, Panorama Bar e Robert Johnson, porta con sé una sensibilità che rende ogni set imprevedibile, calibrato, essenziale.

Ad aprire la serata sarà Nekketto, resident del nuovo collettivo meneghino e a completare il quadro, i fondatori di Alzaya Records, Volantis e Nicodemo, che prima guideranno le loro traiettorie individuali nell’ambiente raccolto della Club Room (sala 2, ex Osservatorio Astronomico) per lo  showcase dell’etichetta italiana Alzaya. Qui il guest sarà Kosh, nato a Casablanca e cresciuto musicalmente tra acid, Detroit techno e la vastità dei negozi di dischi americani, porta sul palco un linguaggio crudo e radicato, ma allo stesso tempo affilato e futurista.

E quando il sipario sembra calare, la narrazione si apre di nuovo: dalle 08:00 alle 16:00, il Club Giovanile diventa la coda luminosa dell’evento, un Breakfast Time che prolunga l’esperienza. Una line-up interamente firmata Trust The Lazy Guys, con l’aggiunta speciale di Somne, che accenderà un nuovo flusso — più intimo, più libero — il luogo perfetto per dissolversi, ritrovarsi, continuare.

Quindici ore (e oltre), due spazi, tre sale, dieci artisti, un after, una sola intenzione: creare un luogo dove il suono non accompagna, ma conduce.

Scritto da LR