L’incipit della seconda edizione di ARF! potrebbe essere collocato in due punti dello spazio-tempo. Il primo, nel 2015, coincide con la prima edizione di un festival che ha dato un po’ una svecchiata all’idea che un raduno centrato sul disegno e il fumetto si debba risolvere in stand per la vendita di volumi e cosplayer. Il secondo è posizionato all’incirca negli anni 40 del 1900, quando la famiglia Pratt si ritrova nell’Africa Orientale Italiana, dove papà Rolando era poliziotto dell’Italia coloniale e il piccolo Hugo prendeva confidenza con paesaggi esotici, orizzonti sterminati, terre e persone di confine. Suggestioni che saranno il sale della sua creatura più famosa: Corto Maltese. A lui l’ARF! ha dedicato una grande mostra al Macro – che ospiterà anche i tre giorni dell’edizione 2016 del festival- a testimoniare come il rapporto tra l’immaginario dello Stivale e il fumetto sia ben radicato e non solo un recente invaghimento di comodo. Oltre alle tavole di Pratt ci saranno in mostra quelle di LRNZ (Lorenzo Ceccotti), Rita Petruccioli e Leo Ortolani, più una quarantina di autori che presenzieranno talk, incontri e workshop, in carne, ossa e matita.
Scritto da Nicola Gerundino