Da quando nel 2012 uscì il suo album Triangle, l’enigmatico Slow Magic è diventato presenza fissa a Roma, collezionando gettoni in vari festival e non solo. Il pubblico capitolino conosce bene la sua luminosa maschera stilizzata dietro cui si nasconde quello che si autodefinisce “your imaginary friend”. Nel frattempo, la sua carriera ha visto la pubblicazione di un altro album, How To Run Away, e una lunga serie di remix. Adesso, il rischio è che Slow Magic si areni sugli standard della sua proposta, che dall’apparizione del singolone Corvette Cassette non si è poi evoluta di tanto. In ogni caso, un ripasso all’Andrea Doria per ripararsi dall’afa non presenta controindicazioni.
Scritto da Livio Ghilardi