Sulle ceneri del Divina sorgerà il Volt. Difficile fare un articolo su un locale che non ha ancora aperto. Di quello che è successo in passato qui sotto però sappiamo tutto. Da quando era noto come essere uno dei locali della mala a quando si chiamava Bang Bang (1969) ed era la prima discoteca milanese. Qui l’architetto milanese Ugo La Pietra aveva collegato la pista da ballo alla Boutique Altre Cose (il negozio di abbigliamento soprastante) attraverso un montacarichi di cristallo, permettendo così alle due tipologie commerciali di poter funzionare contemporaneamente: di notte la boutique e di giorno il locale. Poi divenne Divina e qui comparve in consolle un giovane Claudio Cecchetto prima che si dedicasse completamente alla radio. Poi una famosa pr, tale Big Laura, lo rese importante nel fashion system e ci passarono personaggi come Armani e Versace. Ora l’operazione di cambiamento dei connotati del locale è guidata da Claudio Antonioli, sì l’imprenditore della moda, che insieme a Marco Sala e Davide Zerbi porterà una ventata nuova tra queste storiche mura. Niente privé ci assicurano (e noi lo speriamo vivamente, perché il clubbing non si fa ai tavoli ma in pista fino all’ultimo disco), un light design curato in ogni dettaglio e un calendario di guest di livello internazionale. Si inizia con questo opening week end dove si schierano un po’ tutte le sfumature sonore che piacciono ai tre professionisti del divertimento che sono alla regia di questo progetto. C’è l’house bella groovosa di Tom Trago, quella più balearica e viaggiosa di Pional (entrambi di venerdì 16) e quella deep e più tendente all’oscurità e alla techno di Hunter/Game e Somne (in line up per sabato 17). Non c’è dubbio che questo sia l’evento del week end, avete due notti per venire a vedere com’è questo Volt e tutta una stagione per farvelo piacere.
Al minuto 1.20 speciale sulla Boutique Altrecose e sulla discoteca Bang Bang
Scritto da Zagor