Los Feliz è il paradiso di ville e dimore delle star di Hollywood, a Los Angeles. È la meta del viaggio in questo particolarissimo e assurdo road movie all’americana, concepito e realizzato in quindici anni di ricerca. Tanto è simbolico il racconto del viaggio, che il film è stato interamente girato in studio (sarà proiettato in anteprima al Cinema Trevi mercoledì 21 alle 18:15). Tutto è stato affidato ad una macchina per fondali, un grande pannello girevole su cui scorrono diciotto dipinti di sedici metri l’uno e oltre 250 enormi disegni. Tre anni per realizzarli, ora saranno protagonisti della mostra al Macro. Una finzione dichiarata, ad esaltare la grande illusione che le immagini, col loro potere, instillano nelle nostre menti.
Il viaggio, in una Mercedes d’epoca, parte da Roma e arriva a Los Angeles, i due fulcri della creazione dell’immagine come strumento di potere – la religione cristiana e l’industria cinematografica statunitense. Un viaggio di tre personaggi simbolici – una giovane europea ambiziosa, una divinità scintoista giapponese e il diavolo – che in sette giorni (come nella Genesi) attraversano un mondo delle illusioni costruito sui più classici stilemi dell’immaginario occidentale, ormai predominante in ogni cultura e che tenta di non perdere la sua supremazia. Come in una favola, tra assurdità, realismo, dramma e ironia, Honetschläger propone una caricatura accattivante del nostro tempo, e perfino un barlume di speranza.
Scritto da Giovanna Giannini Guazzugli