Jeff Mills e Derrick May, per me questi sono i pesi massimi di questa edizione di Movement. Due nomi che rispecchiano Detroit: la città natale di questo festival, che a Torino ha visto nasceree, 11 anni fa, il sui cugino italiano. Ma l’elettronica e la techno non si sono fermate solo a Detroit: hanno invaso la Germania, ed ecco quindi il ponte con Berlino che verrà eretto da Ben Klock e Marcel Dettmann in back2back, per non parlare poi di quell’altra figura chiave per i party harder europei che è Sven Väth (fategli gli auguri che ha da poco spento 51 candeline). Ilario Alicante terrà alta la bandiera italiana: da clubber a dj, farà capire a tutti i guest internazionali che anche noi italiani ce la sappiamo cavare bene e abbiamo un passato, un presente e anche un futuro.
Scritto da Zagor