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mar 14.03 2017

Il volo – La ballata dei picchettini

Dove

Teatro Comunale Laura Betti (ex Pubblico)
P.zza del Popolo, Casalecchio di Reno

Quando

martedì 14 marzo 2017
H 21:00

Quanto

€ 15-7,50

In scena lo spettacolo di Luigi Dadina e Tahar Lamri sugli operai morti nei cantieri navali di Ravenna.

La narrazione de Il Volo parte da Ravenna, investe due storie vere di morti sul lavoro avvenute a quarant’anni di distanza e si alterna alla musica dal vivo, articolandosi sui tempi ciclici e suggestivi della memoria, sollecitata da un fantasma che ritorna, quello di Domenico Mazzotti, morto sul lavoro nel marzo del 1947. Lui e la sua storia sono stati l’ispirazione primaria di questo lavoro. Una lapide posta sotto l’unica gru rimasta in piedi, alla vecchia darsena di Ravenna, lo ricorda. «Questa lapide – racconta Luigi Dadina – ha iniziato a parlarmi, a dirmi che era giunto il momento di occuparsi di lavoro, di fabbriche, di incidenti, che ero io la persona giusta per farlo».
Quarant’anni dopo la morte di Mazzotti, nel 1987, un’altra tragedia investe Ravenna, quella della Mecnavi, in cui morirono tredici operai-picchettini, soffocati all’interno della nave Elisabetta Montanari. Tutte vittime del lavoro, storie vere che convergono in una forma teatrale. Picchettino è una parola che si trova su pochi vocabolari; secondo l’INAIL si tratta della qualifica professionale classificata con il numero 709. L’Elisabetta Montanari era una nave cisterna di fabbricazione norvegese adibita al trasporto di gas GPL, che da alcuni giorni era stata tirata in secco in un bacino di carenaggio del porto di Ravenna. Gli eventi agghiaccianti di quell’imbarcazione si condensano nello spazio dei doppifondi della nave, dove i picchettini lavorano usando palette, spazzole e raschietti, stracci. Nel soprastante cantiere, un carpentiere usa la fiamma ossidrica. Per fare in fretta, nessuno di loro è stato informato delle operazioni che avvengono in contemporanea. Tra i morti un cassintegrato, tre giovani al primo giorno di lavoro, un uomo al suo ultimo giorno di lavoro.

Scritto da Salvatore Papa