Una galleria, due stanze come due laboratori, uno per l’immagine, l’altro per la materia. “In vitro” sono le minuscole fotografie di ali di libellula, che ingrandite al microscopio rivelano architetture, piante urbanistiche, grisaglie. “In vitro” è la ricerca di una nuova pelle da colture batteriche su basi vegetali, un filtro artificiale che possa rivestire enormi vertebre concepite come involucro protettivo anziché sostegno interno. “In vitro” è un campione delle ricerche di Leonardo Aquilino e Sacha Turchi, giovanissimi minuziosi sperimentatori, diversi ma accomunati dalla meticolosa instancabile ricerca di un senso ulteriore delle cose.
Scritto da Giovanna Giannini Guazzugli