Vorrei scrivere quattro cose in croce su Yann Tiersen senza usare quel nome di donna che inizia con la A. Quella donna che è stata la sua delizia – perché agguantare dischi d’oro e di platino in tutto il mondo con un disco strumentale non è mica una cosa semplice – ma anche la sua croce – perché prova tu a fare altra musica quando la gente si aspetta solo quella musica. Yann Tiersen però ci ha messo qualche anno per smarcarsi da quelle canzoni e gliene va dato merito (ascoltare Infinity o EUSA per credere). Resta solo da sperare che, passati oltre 15 anni, il pubblico se ne renda conto.
Daniele Dodaro
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Scritto da La Redazione