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mer 28.06 2017 – dom 29.10 2017

Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino

Dove

Foro Palatino
Via di San Gregorio 30, Roma

Quando

mercoledì 28 giugno 2017 – domenica 29 ottobre 2017

Quanto

€ n.p.

Roma: una città come un libro di storia. Ma se oltre all’immenso patrimonio archeologico ci fosse di più? E se, meglio ancora, antico e contemporaneo condividessero lo stesso ambiente? Ci ha provato Alberto Fiz con la mostra Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea sul Palatino. Più di cento sono le opere esposte e provenienti dal museo ALT del collezionista Tullio Leggeri: uno spaccato della collezione stessa e dell’arte contemporanea in genere, dagli anni 60 ai giorni nostri. Il tutto è ambientato in un suggestivo e improvvisato museo all’aperto: lo stadio Palatino. Risulterebbe banale parlare del solito dialogo sapientemente instaurato fra antichità e contemporaneità ma non è questo il caso: una nuova archeologia si affianca a quella antica e le due realtà convivono in modo straordinariamente spontaneo. Si può dire che il progetto rispetti a suo modo il mood del romano annoiato che ha da sempre convissuto con le spettacolari rovine romane ma che, tutto sommato, ci è anche abituato e proprio per questo è in grado di caricarle di significato senza scadere nella retorica, di apprezzare il loro valore senza però esserne succube, di glorificare la loro antichità riuscendo a goderne la contemporaneità. Ed ecco che le numerose opere, molte delle quali site specific, prendono posto con nonchalance accanto alle rovine romane; come After Love di Vedovamazzei, una pericolante casa con veranda dall’aria surrealista e post-apocalittica posizionata di fronte agli spalti dello stadio palatino. O come l’amaca di fibra ottica di Nicoletta FretiAmaca. Ai sogni perduti del turnista – appesa all’interno di uno dei locali dello stadio e celata dietro un’inferriata. Oppure come il Luogo di raccoglimento multiconfessionale e laico di Pistoletto, nuova versione dell’opera presentata per la prima volta nel 2000 all’istituto oncologico Paoli-Calmettes di Marsiglia, che ben simboleggia l’intento della mostra di far convivere coerentemente molteplici realtà nello stesso spazio.

DOMITILLA ARGENTIERI FEDERZONI

In principio fu “Par tibi, Roma, nihil”, mostra con la quale il festival Romaeuropa aprì all’arte contemporanea le porte della zona archeologica di Roma per antonomasia: il Palatino. A un anno di distanza possiamo dire che è stata un’operazione riuscita in pieno, visto che sarà riproposta anche in questo 2017 con la mostra “Da Duchamp a Cattelan”. Quali le differenze? Una, principalmente: il cuore pulsante della nuova esibizione è il museo Alt di Alzano Lombardo (Bergamo), le cui opere – appartenenti per lo più all’architetto e collezionista Tullio Leggeri – sono state imballate, spedite e riallestite sul colle che veglia su Colosseo e Circo Massimo. Grandi installazioni, sculture, dipinti, fotografie e opere su carta per un elenco di artisti, designer e architetti che copre XX e XXI Secolo. Sarà interessante se il Palatino diventerà una location che ogni estate ospiterà, con criterio, collezioni diverse, molto meno se diventerà una vetrina da affittare per dare una lustrata a qualche listino prezzi.

NICOLA GERUNDINO

Gli orari delle visite presenteranno la seguente scansione:

dal 28 giugno al 31 agosto
08:30 – 19:15

dal 1 settembre al 30 settembre
08:30 – 19:00

dal 1 al 28 ottobre
08:30 – 18:30

il 29 ottobre
08:30 – 16:30

Scritto da Alberto Asquini