Per un buon uso della rovine potrebbe sembrare il titolo di un manuale d’archeologia, invece è la frase con cui Franco Guerzoni presenta le sue opere in mostra da Monitor. L’archeologia, comunque, centra eccome, perchè quello dell’artista modenese è un manifesto di un attaccamento al tema della rovina che ha sempre accompagnato il suo percorso artistico. Il passato è un tempo muto e non più misurabile che galleggia attraverso i frammenti, i cocci, i resti. Gli stessi che compaiono nelle dipinti, nei disegni e nelle carte da viaggio e ne diventano il fulcro. L’immagine fotografica, base dei suoi lavori fin dall’amicizia con Ghirri, si descostruisce, lascia spazio agli strappi, agli scavi e alle stratificazioni e si materializza in quella pittorica, rivelando ciò che più interessa: il percorso -fantasma- dell’opera.
Scritto da Emiliano Zandri