In un periodo storico in cui la scena dell’elettronica è più che mai invasa da tanto fumo e poco arrosto, Baikal porta una ventata di aria nuova dalla fredda Berlino. La sua performance, infatti, non è un dj set, ma un racconto fatto di musica, esperienze astratte ed emozioni, che punta dritto alle gambe, alla mente e al cuore dei suoi ascoltatori. I presenti s’immergeranno tra le sfumature più profonde dell’house e della techno, per riemergerne con la pelle d’oca (e non prima delle 6 del mattino). D’altronde cosa ci si può aspettare da uno che ha scelto di chiamarsi come il lago d’acqua dolce siberiano più voluminoso e profondo del mondo?
Scritto da Benedetta Tornesi