La classica frase “potrebbe essere mio nonno” ha sempre più senso quando si parla di Arto Lindsay. Ma un nonno molto rumoroso: prima di vederlo in azione non immaginereste mai che razza di suoni possano uscire da una chitarra collegata a un amplificatore. Come se al posto del plettro usasse una grattugia, o qualcosa del genere, mentre da qualche parte un frullatore sta tritando e amalgamando decenni di storia della musica, dal tropicalismo al noise, dalla samba al cerimoniale afro-brasiliano. Come cantante è atroce, eppure rimarresti per ore, giorni, ad ascoltarlo, e ogni suo spettacolo è di una magia e una leggiadria che non ritrovi altrove.
Matteo Cortesi
VINCI CON ZERO
Zero e il Monk ti mandano gratis al concerto di Arto Lindsay. Per partecipare, basta mandare una e-mail a contest@edizionizero.com specificando la città e l’evento di riferimento nell’oggetto e il proprio nome e cognome nel corpo dell’e-mail. I due vincitori saranno estratti tra tutti coloro che avranno partecipato entro il 14 novembre e saranno gli unici a ricevere una risposta via e-mail. (si ricorda che per entrare è obbligatoria la tessera Arci)
Scritto da Alberto Asquini