La terza edizione della Festa del Cinema sotto la direzione di Antonio Monda si aprirà con Hostiles, un western epico e brutale, già apprezzato dalla critica Usa. Una scelta particolare, che sicuramente non farà contenti tutti (come già successo nel 2016 con Moonlight, che poi però ha vinto tre Oscar), ma Monda continua per la sua strada: un occhio al cinema d’autore e un profondo amore per i film “di genere”. E se le due cose si sovrappongono, ancora meglio. Dopotutto, l’anno scorso le proiezioni si aprivano con scene di western storici – e quest’anno saranno i musical. Gli altri film annunciati confermano la ricerca di cinema di qualità che abbracci più sfumature possibili delle edizioni precedenti: da un lato il grande ritorno di Soderbergh con Logan Lucky, commedia a base di rapine e corse di macchine osannata in patria, e dall’altro la prima internazionale di Mazinga Z alla presenza, più unica che rara, di Go Nagai. Continuano anche gli incontri con personaggi del cinema e della cultura. Imperdibile David Lynch – a cui verrà consegnato un premio alla carriera – che, anche se non spiegherà la fine di Twin Peaks, saprà ammaliare e intrattenere il pubblico come pochi altri sanno. Ma non solo: dall’eccentrico enfant prodige Xavier Dolan a Chuck Palahniuk, di certo non mancheranno momenti bizzari; e per controbilanciare, il re e la regina del cinema inglese (e non), Ian McKellen e Vanessa Redgrave. Non disperino gli amanti del cinema italiano: attenzione all’incontro con Nanni Moretti e alle versioni restaurate di film di Montaldo, Ferreri e Mattoli
FLAVIA FERRUCCI
Scritto da Alberto Asquini