Notturne, plumbee, contemplative eppure confortevoli, le composizioni di Cristian Naldi seguono percorsi non lineari dentro cui abbandonarsi completamente. Corde mutanti e paesaggi in chiaroscuro segnano il suo ultimo lavoro su Boring Machines, Rurale, folk psichedelico rarefatto e immerso nella nebbia romagnola che inumidisce l’atmosfera, mentre tutt’attorno il fingerpicking nulla sembra muoversi. Stasera la sua chitarra si sfiora con quella terapeutica e “cinematica” di Paolo Spaccamonti, musicista dalle mille collaborazioni e progetti che ascoltiamo fin troppo poco a Roma. Sei corde che si rincorrono tra loop e arpeggi, per cullarvi amorevolmente in un giovedì di inizio autunno.
Scritto da Chiara Colli