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gio 27.02 2020 – sab 04.04 2020

Adam Gordon

Dove

Zero... (via Boncompagni)
Via Boncompagni 44, Milano

Quando

giovedì 27 febbraio 2020 – sabato 04 aprile 2020

Quanto

free

Non è semplice inquadrare il lavoro di Adam Gordon (1986). L’artista americano – nato a Minneapolis, ha vissuto a New York e ora è di stanza a Dallas – ha un’attitudine apparentemente complessa nei confronti di ciò che gli sta intorno. Ma, una volta compresi approccio, pensiero ed estetica, il frame si fa più chiaro: Gordon non dà giudizi o punti di arrivo, ma attiva esperienze sotto forma di visioni sperimentali fruibili. Stanze buie, grigie e con pochi elementi – penso alla sua prima personale italiana nel 2018 presso la sede di Zero… di viale Premuda, o alla grande installazione alla power station di Dallas – creati non come luoghi immersivi, ma come scenografie pensierose da osservare. O azioni recitate da persone sconosciute, senza fruitori o indicazioni specifiche. Come fossero dei dipinti.

È da qui infatti che parte la pratica lavorativa di Gordon: dalla pittura dalle sembianze iperrealiste – riconoscibili per quella patina un po’ fumosa, speciale, con cui ritrae i suoi soggetti – di matrice fotografica come ispirazione, e non come fine. E di dipinti è costruito il percorso della nuova personale da Zero… grandi, un po’ oniriche e raffinatissime tele dialogano nel grande spazio industriale come episodi da seguire, che si rincorrono e osservano l’una con l’altra. Figure femminili allungate, timide o in cerca di qualcosa, se si guardano le sinuose braccia e gambe composte sui fianchi, o in direzioni diverse. Un ritratto di Reagan durante uno speech in pubblico. Tutte indicazioni diverse da seguire, in maniera libera: artista e galleria non passano in consegna alcuna indicazione. Mentre in “The grey room” nel 2018 Gordon interveniva nello spazio ribaltandone alcune visioni, qui sta a noi metterle insieme.

Scritto da Rossella Farinotti