In nessun luogo, come in quello domestico, le cose raccontano così bene le persone. La presenza umana quasi non occorre: la foto sul comò, la sciarpa poggiata sulla poltrona in camera, le abitudini di una casa di Firenze, di Casarola o di Brooklyn. Parlano le tracce, l’assenza, la vita, anche quella evaporata. Nessun luogo, invece, come quello urbano delle facciate ugualmente ritmate e scandite, ci rende così simili gli uni con gli altri, riducendoci ad abitanti di scatole ripetute e prefabbricate. I due luoghi architettonici, quello intimo del domicilio –Ultimo domicilio – e quello esterno dell’Housing, si connettono tra gli spazi della Galleria del Cembalo e si confrontano nei rispettivi lavori del fotografo Lorenzo Castore e dello street artist Evol, dialogando, in silenzio, attraverso fotografie e ritagli di cartone, ricordi e cavi elettrici, immagini e bombolette spray.
Scritto da Emiliano Zandri