Il Quadraro ha sempre respirato sport: vuoi perché l’attività fisica è stata la naturale valvola di sfogo per tanti ragazzi di periferia, vuoi perché l’aggregazione e il senso di comunità hanno sempre avuto un forte alleato nei campi sportivi. Se società calcistiche storiche come la Chinotto Neri – un “verkself”, una squadra della fabbrica sponsorizzata dalle mitiche bibite gasate, purtroppo non più esistente – o il Bettini – poi fusosi con l’U.S. Cinecittà e “trasferitosi” davanti agli Studios – non sono più protagoniste del quartiere, il legame con lo sport rimane comunque sempre forte e si traduce spesso in realtà “dal basso”: piccole società sportive che crescono grazie alla loro passione – per mancanza di spazi spesso devono girovagare per trovare una palestra – playground che si popolano a tutte le ore, centri sociali che organizzano tornei e persino un murales con l’effigie di Picchio De Sisti, centrocampista campione d’Europa ma soprattutto enfant du pays, che adorna le pareti della fermata della metro.