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Gran Hotel Fasano

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Gran Hotel Fasano Via Zanardelli, 190
Gardone Riviera

Nel 1888 il Brasile abolì la schiavitù, Wortman ottenne il brevetto per il nastro della macchina da scrivere, in Cina fu costruita la prima ferrovia e, sulla costa occidentale del Lago di Garda, iniziò a luccicare la perla che ancora oggi veglia sul romantico lago lombardo: il Grand Hotel Fasano.
Dal 1989 Patrimonio Nazionale del Ministero dei Beni Culturali, la gigantesca struttura fu la residenza estiva di numerose famiglie dell’alta nobiltà d’Austria e di Germania e sede di molti appuntamenti letterari e artistici. Ad innamorarsene fu anche lo scaltro D’Annunzio a cui ispirò la sua celebre quanto imponente villa: il Vittoriale degli Italiani, che si trova proprio a pochi passi dalla struttura.
Di genti ne sono passate al Gran Hotel Fasano, fra Klimt, Heyse e Francesco I d’Austria, e ci sono passata pure io per un week end di rebranding fisico e mentale. Corsetta in palestra al mattino, brunch vista lago, camera da sogno, percorso termale al pomeriggio, cena a cura dello chef Matteo Felter e, per non farmi mancare nulla, gin tonic di fine giornata firmato Rama Radzepi. Insomma, vissuto così, Riviera Gardone diventa una specie di paradiso.

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Frequentato per lo più da coppiette – ho visto robe da film: donne abbracciare uomini come al primo anno di college con la testa appoggiata sulla spalla del compagno ad ammirare la nuvola che riposa sulle acque del lago – o da gruppi di donne che salutano la libertà sessuale di una di loro che sta per convolare a nozze. Oggi, dopo centotrentanni, l’hotel non presenta una ruga e l’autore del lifting magico – che mantiene a testa alta le 5 stelle di lusso – è la famiglia Mayr, da tre generazioni a capo della struttura.
Ma la famiglia da sola non ce la farebbe senza un personale che non si sottrae a ogni richiesta a favore del wellness o delle proposte d’alta cucina, il tutto sospeso in una dimensione storica ristrutturata.
Il Grand Hotel sembra così perfetto che pare essere inaccessibile a molti e invece non è così, nonostante la schiera di Mercedes parcheggiate fuori non diano l’idea che la struttura sia alla portata di tutti i portafogli. Ma a voler ben vedere ci sono diversi pacchetti vacanze, fra cui quello che permette di usufruire anche solo del servizio SPA senza svenarsi troppo – che quanto meno soddisfa il desiderio di relax ed è un’ottima fuga dalla città. Questo è il centotrentesimo anno di attività e non si può non fare un salto – che comunque poveri sì, ma seduti su una Jaguar.

ALESSIA MUSILLO