La prima delle “piazze aperte” promossa dal Comune di Milano nel 2018 è Piazza Dergano. Fino ad allora era uno slargo occupato dalle auto parcheggiate, da un’edicola e da un bar cinese, ombreggiato su un lato da grandi alberi, così:
Poi con pochissimi soldi la piazza è stata liberata dalla maggior parte delle auto ed è diventata uno spazio pubblico dotato di panchine, tavoli, tavoli da ping pong e una nuova stazione BikeMi, delimitato da piante e contrassegnato da un pattern di bolli bianchi e gialli dipinti per terra, il segno iconico che rende riconoscibile questo genere di interventi anche nel resto della città.
Potendo usufruire della generosa ombra degli alberi e di un contesto architettonico molto piacevole, equilibrato, in un quartiere già colonizzato da parecchie associazioni, bar, ristoranti, attività culturali e artigianali – da Rob de Mat allo Schighera, da Mamusca alla scuola di circo Ululì, al Teatro del Buratto per bambini, e la Cascina di via Livigno 9, assegnata dal Comune alle Associazioni Nuova Armenia e Asnada – questo intervento minimo è sicuramente benefico.