Se i film ci dicono molto delle culture dei paesi stranieri, la perfetta guida al Giappone la ritroviamo invece nei cartoni animati. Ad esempio, “Doraemon” ci garantisce un facile accesso alla pasticceria giapponese, dal momento che in ogni puntata non perdeva l’occasione di fare indigestioni di dorayaki, ovvero due simil pancake tenuti assieme da uno strato di crema o marmellata. A Roma li trovate in qualche ristorante e da fine 2018 anche nella prima pasticceria giapponese di Roma, ideata, curata e gestita da Hiromi, pasticciera. Oltre ai dorayaki ci trovate i mochi, poi, wagashi, yogashi e altre reinterpretazioni della pasticceria internazionale che non sfigurerebbero in un libro di architettura o design.
Contenuto pubblicato su ZeroRoma - 2019-01-11