Al giorno d’oggi questa tipologia di locale risponde al nome di bistrot contemporaneo. Una categoria quasi protetta, che ormai ha le sue leggi gastronomiche ben definite. Piatti italiani, materie prime locali, accorgimenti moderni e mutuati dalle cucine internazionali, stagionalità. Qui si mangiano il risotto, la guancia di vitello, la battuta di fassona. Un menu abbastanza cauto, che riprende i capisaldi della cucina di oggi. Tinte pastello e arredi leziosi definiscono ulteriormente il quadretto di questa nuova categoria di ristoranti, ormai una realtà.
Contenuto pubblicato su ZeroMilano - 2019-05-01