Un’idea bella e originale quella di Adriano Terenzi e Giacomo Di Matteo. Il primo appassionato di birra artigianale e publican, il secondo mixologist – noi ce lo ricordiamo dai tempi de La Stazione di Posta -, hanno deciso di mettersi assieme in una nuova avventura che rimette le lancette indietro di qualche secolo, andando a rovistare nelle stive delle navi dell’Impero Britannico che trasportavano merci da e verso i luoghi più remoti del globo. Punch come la bevanda che si passavano i marinai da poppa a prua, antenata del cocktail moderno – “1 of sour, 2 of sweet, 3 of strong, 4 of weak” recitava la filastrocca -, poi cracker (fatti a mano e serviti con baccalà mantecato), pie ripiene di carne, verdure o pesce, birre artigianali, drink contemporanei e anche un dolce della casa: il Sea Beasquit, una sorta di babà imbevuto con un punch homemade.