Testo di Marica Di Pietro
Si tratta di una birreria a cielo aperto spuntata fuori nel variopinto contesto del Parco del Dopolavoro Ferroviario come locale satellite di Vecchia Orsa, birrificio e brewpub a San Giovanni in Persiceto gestito dalla cooperativa Arca di Noè. E la particolarità sta tutta lì, nell’anima sociale di una realtà che punta alla birra non tanto come prodotto quanto piuttosto come mezzo per creare dei percorsi di inserimento lavorativo per ragazzi disabili.
La birra è veramente un tocco di stile! Sei spine per 12 diverse tipologie, dalla Ipa alla Blanche, da sorseggiare in un cortile spazioso addobbato di luci e verde che fa molto beer garden. Alla porta Marco, Vladislav e Alhagie, un terzetto inossidabile e multietnico in pieno stile Bolognina.
L’idea di Marco Santoro, a capo della cooperativa, era quella di creare una cucina tendenzialmente pronta che facesse pendant con la birra ma non solo, perché qui al Fuori Orsa non si butta via niente e le trebbie inutilizzabili per la produzione di birra vengono riciclate per impastare tigelle e piadine.
Una novità bella e buona, a 15 minuti dalle Torri, che propone una valida alternativa estiva agli appassionati del luppolo. Poi se in comitiva c’è quella pecora nera che non beve birra, nessun problema: si può optare per un calice di vino pronto per l’occasione.
Fuori Orsa è aperto solo d’estate.