La questione si ripropone ogni stagione: dove mangiare bene pesce senza spendere un capitale? La risposta è facile: Il Riccio di Mare. Niente piatti gourmet né pretese da stella Michelin, qui si punta sulla semplicità e sull’abbondanza, senza tralasciare la qualità: e allora benvengano l’arredamento alla marinara (reti, salvagenti, fari marittimi) e alcune ricette che ci portano direttamente negli anni Novanta, come il cocktail di gamberi servito nella coppa martini. Tra i piatti migliori, oltre al fritto misto e la frittura di paranza – “da mangiare con le mani se il cliente ne ha voglia: qui ci si deve sentire a casa”, puntualizza lo chef, – le cozze alla tarantina (“ma provenienti dalla Sardegna: sono le più buone”) e i primi, tutti con un sughetto indimenticabile, come i tagliolini alla chitarra ai ricci di mare, vongole e bottarga. Gran finale coi dolci fatti in casa, soprattutto un ottimo tiramisù senza mascarpone servito in un vasetto per le conserve.