Ex magazzino per calessi, poi ex officina di bicicletta, Ruggine conserva ancora il gusto per l’ossidato. La prima cosa che colpisce è, infatti, proprio l’aspetto con i suoi muri scrostati, i mobili usati e l’aria un po’ carbonara un po’ bobo. Dietro l’impresa quattro vèz sulla trentina, Ricky (vi ricordate i party Goldmine Factory?), Don, Jack e Davo, capaci di spostare in poco tempo l’asse godereccia oltre il solito triangolo mascarella / pratello / mercato delle erbe. A pranzo si mangia coi manicaretti dello chef Giacomo Crosa (primi e secondi a 8 euro, insalate a 7) e di sera si beve gomito a gomito tra taglieri, bagel e vino o buoni cocktail (provate il Moscow Mule servito in ciotole di rame o il Bloody Mary nei barattoli di pomodoro).
Ad agosto chiusi dall’8 al 23.