Un tempo le fabbriche erano luoghi di lavoro, incontri, amor e sogni di un futuro migliore. Adesso che il futuro migliore è arrivato, le fabbriche sono chiuse e i villaggi operai sono diventati patrimonio dell’Unesco. Crespi d’Adda è il simbolo di un settore che non esiste più: l’industria cotoniera. Realizzato da una famiglia illuminata, con architetture talvolta fantasmagoriche, è oggi la meta ideale per una gita domenicale. Dalla villa padronale alla ciminiera della centrale termica, dalla chiesa parrocchiale alla collina, dalla scuola elementare al cimitero (tanti, troppi bambini) con il famedio per la famiglia Crespi, un’incredibile ziqqurat progettata da Gaetano Moretti che sembra quasi un oggetto caduto dallo spazio.
Corrado Beldì