Agosto 2019: chiuso dal 19 al 26 agosto compresi
Il mio amico dice che quando ha voglia di sentirsi bene e immergersi in un ambiente di classe e rilassante prenota da Dim Sum. Io invece vi dico che alzo il telefono e cerco di assicurarmi anche il più piccolo tra i tavoli quando si presenta la sana voglia di cibo cinese di qualità. Specifico. Dim Sum – senza che questo significhi tralasciare il resto della loro cucina – è il ristorante che tutti dovremmo avere in mente quando si pone l’antica questione: “dimmi il nome di un posto dove posso mangiare ottimi ravioli cinesi”. Che poi ti trovi in uno dei più curati, moderni, impeccabili, ristoranti di Milano è sicuramente uno stimolo ulteriore (non a caso i proprietari sono gli stessi di Bon Wei). Una grande cucina a vista dà il benvenuto su una sala molto chic tutta giocata sui toni del blu, ampie poltrone e divani in pelle e pareti in vetro.
Anche la clientela riflette questo spirito, e non di rado senti il tavolo affianco discorrere di affari, moda e altre cose interessanti come una bronchite a Ferragosto. Ma noi amiamo Dim Sum per la sua vera essenza, che si presenta sotto forma di saccottini in varie forme di pasta di riso (ma non solo) ripieni di carne, verdure o pesce. Il menu conta diverse tipologie di dim sum, appunto: Shao Mai (raviolo aperto, modellato come un fiore), Jiaozi (raviolo chiuso, spesso modellato a forma di corno), Shao Long Bao (raviolo rotondo, chiuso a saccottino), Baozi (pasta di pane cotta a vapore, ripiena di carne) e Changfen (involtini morbidi in pasta di riso). Per togliervi dall’imbarazzo scegliete una porzione per tutte le tipologie.
Consigliati quelli con manzo di Chianina ed erba cipollina, capasanta e salsa di gamberi, cernia e zenzero, o i più classici con carne di maiale e verdure. Un paradiso servito in piccoli cestini di bambù per la tradizionale cottura a vapore. Si prosegue il viaggio in Cina tra i numerosi piatti della cucina di Hong Kong come il riso al maiale mielato, anatra croccante, maiale in agrodolce e pollo saltato in diverse salse. Ottimo anche il ramen, e nessuno sembra offendersi per il repentino cambio di nazione. Ultimi consigli: indossate l’abito buono della festa e preparatevi a varcare la soglia di Dim Sum con un portafogli carico. Qui cibo cinese non è sinonimo di prezzi a buon mercato e di porzioni titaniche. Ma ne vale la pena.
Martina Di Iorio