L’incredibile colonnato tardo romano che si erge in mezzo al corso di Porta Ticinese, a mo’ di divisorio tra i binari del tram e il piazzale della Basilica di San Lorenzo, non è un posto di cui si sono appropriati i turisti, per fortuna. È il monumento alla movida milanese, il posto dove si accampano i ragazzini ma anche gli adulti, dove si fumano le meglio canne e di bevono le meglio berrette, per la furia degli arcigni residenti. C’è il meglio e il peggio di Milano, gli spacciatori e le transenne per proteggere le colonne corinzie dal piscio birroso, gli innamorati e la proliferazione dei deleteri all you can eat, il solicello invernale e una patetica street art.
È un vero spazio pubblico, uno spazio conteso: famiglie contro nottambuli, commercianti contro famiglie, Comune che fa la finta battaglia alla movida e poi appoggia i locali, e i ragazzi irriducibili che continuano ad accamparsi. Un esempio di mescolanza che in qualche modo è lo specchio dell’assemblaggio medievale che ha dato origine allo spazio, prendendo colonne abbandonate qua e là in giro, tra un tempio in rovina e l’altro.
Evviva.
LUCIA TOZZI