Il festival Gender Bender ospiterà la prima proiezione bolognese di FROM GROUND ZERO, film palestinese selezionato per la corsa all’Oscar. Un racconto collettivo di 22 registi e registe di Gaza che sarà proiettato il 4 novembre al Cinema Modernissimo.
Il film era stato escluso dal festival di Cannes con la scusa del suo direttore Thierry Frémaux che sarebbe stato “un festival senza polemiche”. Così il regista, Rashid Masharawi aveva deciso di organizzare una proiezione di protesta fuori dal festival allestendo una tenda simile a quella in cui vivono le centinaia di migliaia di palestinesi sfollati/e.
Gender Bender, il festival del Cassero sulle rappresentazioni artistiche legate al corpo e alle identità di genere e di orientamento sessuale (dal 31 ottobre al 9 novembre prossimi), ha scelto così di prendere posizione perché «parlare di oppressioni significa, oggi, parlare di Gaza e di quello che vive la popolazione che abita quella terra. Il tempo di guerra terribile che stiamo attraversando non può essere messo tra parentesi o in disparte, ma deve stare al centro, all’inizio, di qualsiasi percorso di riflessione».
Il regista palestinese Rashid Masharawi ha avviato il progetto From Ground Zero durante il conflitto scoppiato dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023. Le voci dei residenti di Gaza, osserva il regista, sono difficili da udire ma è essenziale conservare tracce delle loro esperienze per preservarne la memoria. È fondamentale che la narrazione dell’occupazione della Palestina tenga conto delle storie dei palestinesi, in particolare di coloro che vivono a Gaza. Nonostante le difficoltà, esiste uno spazio creativo in questa realtà. La Striscia di Gaza vanta talenti che continuano a produrre la loro arte. Da qui nasce l’idea di realizzare un film di 60 minuti composto da una serie di cortometraggi, ciascuno della durata media di tre minuti, scritti, diretti, girati e montati in condizioni di guerra totale. Il film mostra una ricchezza creativa che attraversa generi come la fiction, il documentario, la docu-fiction, l’animazione e persino l’esperimento.
Il festival inoltre ha scelto di devolvere l’incasso del botteghino della proiezione di From Ground Zero alla raccolta fondi Women with Gaza: una campagna per supportare le donne a Gaza, e al Masharawi fund, che ha prodotto il film.
Anche un altro film in programma a Gender Bender tratta la tematica del conflitto mediorientale: si tratta di La Belle de Gaza, della francese Yolande Zauberman. La belle de Gaza è una donna trans di cui non si conosce l’identità, ma di cui si narra il viaggio a piedi da Gaza a Tel Aviv. La regista è alla sua ricerca e le tracce di questo racconto, che sembra quasi una leggenda, la portano a conoscere altre donne trans arabe e berbere che vivono e si prostituiscono a Tel Aviv.