Al piano terra di quei grandi palazzoni tanto criticati della Bolognina nacque a gennaio 2019 quello che voleva essere il primo museo di quartiere della città, il museo temporaneo navile (mtn). Il progetto di Silla Guerrini e Marcello Tedesco era sostenuto dalla società costruttrice Trilogia Navile, la Valdadige Sistemi Urbani. Stanze circondate da grandi vetrate illuminate anche di notte e visitabili anche dall’esterno che nel deserto urbanistico circostante hanno accompagnato per alcuni anni i pochi abitanti della via e i vari passanti.
Alla fine del 2022 mtn chiuderà i battenti per volere dello stesso committente/proprietario, probabilmente per adibire gli spazi ad attività commerciali.
«Ci preme sottolineare – raccontano i curatori – che la temporalità del progetto era negli accordi con il nostro committente, Valdadige Sistemi Urbani, che anzi ha prolungato la durata dello stesso di due anni, comprendendo l’importanza di offrire un’attività di questo tipo.
Nel corso di questi quattro anni di attività – continuano – riteniamo di aver contribuito a un’autentica opera di riqualificazione del Quartiere Navile, grazie a una progettazione culturale innovativa e di qualità, offerta gratuitamente ai cittadini, arricchendo notevolmente la proposta culturale della città. Ci auguriamo che tutto questo lavoro sia in qualche modo recepito dalle istituzioni e non vada disperso in un periodo storico cosi bisognoso di cultura, democrazia e pluralità.
Attualmente non sappiamo se il museo troverà una nuova sede, naturalmente ce lo auguriamo e siamo disponibili a valutare tutte le proposte».
Attualmente mtn ospita la mostra Paura della Libertà, collettiva in omaggio a Carlo Levi aperta fino al 12 novembre in attesa dell’ultima esposizione prima della chiusura.
