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Addio a BilBOlbul: il festival internazionale del fumetto cambia formato

Scritto da La Redazione il 14 luglio 2022

BilBOlbul si ferma. Dopo quindici edizioni gloriose dedicate al fumetto internazionale e alle sue evoluzioni con ospiti da tutto il mondo, il festival di Hamelin termina il suo percorso per riproporsi in futuro con un nuovo nome e nuove forme.

Una decisione che non dipende né da problemi organizzativi né di supporto delle istituzione, maturata piuttosto all’interno di un contesto culturale radicalmente cambiato dal 2007, anno della prima edizione, in cui, grazie anche al lavoro di BilBOlbul, è mutato il posizionamento del fumetto nell’immaginario comune.

“È proprio la soddisfazione per i risultati ottenuti – scrivono – la motivazione che ci ha spinto a chiederci se davvero sia ancora così necessario fare un festival a Bologna. Crediamo che ci siano ancora molti campi su cui è urgente impegnarsi oggi, se pensiamo al fumetto: dalla formazione all’incremento del pubblico (in particolar modo quello più giovane), dallo sviluppo di una critica vitale alla promozione di opere, autrici e autori capaci di portare il linguaggio verso nuove direzioni di ricerca. Nutriamo un forte desiderio di impegnarci su questi fronti e piena fiducia nella capacità di Bologna e del pubblico storico di BilBOlbul di rinnovare l’accoglienza, ma non crediamo che più un festival sia lo strumento migliore per portarle a compimento“.

E sono tanti i progetti in cui Hamelin è impegnata: BOOM! Crescere nei libri, l festival dedicato ai libri e all’illustrazione per l’infanzia durante la Bologna Children’s Book Fair, Una biblioteca tutta per sé, un progetto nato nel 2018 per sensibilizzare ragazze e ragazzi delle Scuole Secondarie di Secondo Grado su violenza di genere, bullismo, omo/lesbo/bi/transfobia, educazione alle differenze, Xanadu. Comunità di lettori ostinati è un progetto di promozione della lettura per ragazze e ragazzi dai 12 ai 17 anni o LXL Leggere per leggere Bologna che mira a formare esperte ed esperti di educazione alla lettura.

“Non si tratta di un addio – continuano – ma di una fase di cambiamento. Per rinnovarsi occorre sempre un periodo di riflessione e di “semina”, e la pazienza di far germogliare le idee. Ne avrete notizia presto”.