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ArtRockMuseum: i pezzi preferiti da Giorgieness

La cantautrice, ospite della rassegna musicale a Palazzo Pepoli mercoledì 21 febbraio, ci ha raccontato alcuni dei pezzi che hanno segnato il suo stile

Scritto da La Redazione il 20 febbraio 2018

Giorgieness è la cantautrice Giorgia d’Eraclea che ha da poco realizzato il suo secondo album, ‘Siamo tutti stanchi. L’album verrà presentato mercoledì 21 febbraio a Palazzo Pepoli per il secondo appuntamento della rassegna ArtRockMuseum 2018 con una formazione pensata in esclusiva per la serata.

Per arrivare preparati ci siamo fatti raccontare da loro una playlist di pezzi che ne hanno segnato lo stile. Godetevela.


Deep PurpleHighway Star
Il ricordo è ancora fortissimo, avevo dieci anni ed ero ferma ad un semaforo in macchina con papà. Ha preso questo cd, lo ha inserito e mi ha detto che quella canzone gli aveva fatto capire ai tempi che la musica sarebbe stata fondamentale nella sua vita. Un passaggio di testimone riuscitissimo direi, perché anche a me, diede delle sensazioni
fortissime!

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Britney SpearsBaby One More Time
Sì, lo so, è una scelta strana. Solo che rimango convinta che senza un certo pop fine 90/ inizio 2000 non avrei costruito il mio gusto così com’è oggi. E anche se non si doveva dire perché noi eravamo quelli che ascoltavano la musica “seria”, una piccola parte di me ha sempre una camicia annodata in vita, le trecce e i calzettoni. E anche per questa canzone, la macchina di mio padre fu fondamentale, ricordo che una volta è partita alla radio e ho capito un po’ meglio cosa volevo fare da grande.

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P.J. Harvey Oh my lover e BjorkArmy Of MeNick Cave – Babe you turn me on
E se da una parte ci sono le signorine, dall’altra c’è il maestro. Chi me lo fece conoscere mise un dvd live e mi disse “andiamo a lezione dal maestro”, una cosa del genere. Io ancora imparo.

https://www.youtube.com/watch?v=153eVrWYguM

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Social DistortionDon’t drag me down
Una delle prime canzoni che ho suonato con una band. La mia prima band. E uno dei motivi per cui c’è questo NESS nel nome. Punk, melodia, rabbia, riflessione, poesia, in loro la mia adolescenza ha trovato il giusto mezzo tra tutte le cose che volevo essere.

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James BlakeThe Wilhelm Scream
Di quando ho scoperto che mi piaceva anche la musica senza chitarre. Disco bellissimo, canzone perfetta. Ma lo sappiamo tutti che che James Blake è un genio, solo che io ci sono arrivata tardi.

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Lana del ReyUltraviolence
Tutto l’album è tra i miei preferiti in assoluto, ed ha segnato un cambiamento nel modo di vedere la musica che producevo. La componente fisica/passionale dell’amore è sempre stata presente nei miei testi, con lei ho trovato nuovi spunti e nuove libertà, anche più provocatorie ma espresse in maniera spontanea. Starei giorni interi a sentirlo.

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Lykke LiJerome
Come si fa a non amarla? A parte questo, lei l’ho studiata tantissimo quando ho cercato di trovare nuove linee vocali, meno legate alla melodia in se, ma più incollate al ritmo e al beat.

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RadioheadNude
Dei Radiohead amo e invidio la capacità di parte da un giro di note semplici, tenerle costanti per tutto il pezzo e allo stesso tempo far prendere alle canzoni vie che non ti aspetteresti mai. Più li ascolto e più ci trovo cose diverse dentro, e in più ammiro molto la loro crescita artistica, il loro percorso, negli anni mai uguali ma allo stesso tempo coerenti e con uno stile inconfondibile.