Si chiama Forse non è la felicità, il nuovo disco dei Fast Animals And Slow Kids, forse il più complesso, energico e audace. Canzoni che sembrano colonne sonore di proteste sociali, colori anni 70 e mood che sfiora il lo-fi di inizio anni 90. La band lo presenta mercoledì 15 marzo a Palazzo Pepoli per la rassegna ArtRockMuseum.
Per arrivare preparati ci siamo fatti raccontare da loro una playlist di pezzi che hanno segnato il suo stile. Godetevela.
—
Jimmy Eat World – A Praise Chorus
Da poco ci siamo trovati a riascoltare casualmente questo pezzo qui e ci siamo accorti di quanto le cose che ascolti da ragazzino ti rimarranno dentro per sempre.
______________________
Tre Allegri Ragazzi Morti – Prova a star con me un altro inverno a Pordenone
Probabilmente la canzone italiana sull’adolescenza per eccellenza. La sensibilità di Toffolo nel cantare di questo argomento è unica quanto rara.
______________________
Elliott Smith – Angeles
Cos’altro c’è da dire che non è già stato detto su Elliott Smith? Questa è una delle prime cose sue che ci è capitato di ascoltare, oramai diverso tempo fa, ma ogni volta che parte quel giro di accordi è sempre come se fosse la prima volta.
______________________
Titus Andronicus – The Battle of Hampton Roads
I Titus Andronicus sono in assoluto la band che ha più influenzato il nostro modo di concepire la musica, dalla scrittura agli arrangiamenti, passando per i loro live tiratissimi. Un giorno magari riusciremo a scrivere anche noi la nostra Battle of Hampton Roads.
______________________
Elvis Costello – Alison
Una bellissima canzone dal primo album di Elvis Costello, in cui alla sognante melodia di voce e chitarra si contrappone un testo al vetriolo pieno dei giochi di parole che hanno reso così peculiare questo grande artista.
______________________
The Velvet Underground – Stephanie Says
Non sappiamo quante persone se ne siano effettivamente accorte, ma è anche da questa canzone qui che abbiamo preso l’ispirazione per il titolo del nostro terzo disco, “Alaska”. Un piccolo omaggio ad uno dei gruppi più importanti di sempre.
______________________
The Waterboys – This is the Sea
Un album bellissimo dall’inizio alla fine, che probabilmente raggiunge il suo apice proprio nella canzone finale, perfetta a partire dal titolo.
______________________
Lvl Up – Spirit Was
Un album uscito l’anno scorso che riesce ad essere un bignami riuscitissimo del miglior indie-rock americano anni 90. Tra Neutral Milk Hotel e Built to Spill, senza dimenticarsi un fondamentale tocco personale.
______________________
The Replacements – Back to Back
Considerato uno degli album minori dei Replacements probabilmente a causa della produzione troppo invadente, per noi rimane questa canzone rimane un gioiellino power-pop da far risuonare più e più volte in furgone.
https://www.youtube.com/watch?v=5brmviglAOg
______________________
Pavement – Here
Tre accordi suonati da chitarre ai limiti dell’acordatura per la nostra canzone preferita degli anni ’90. Il senso di “fine” racchiuso in questi pochi minuti raramente l’abbiamo trovato altrove.