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Bar Basso All Stars

I volti della storica insegna come una squadra di calcio

Scritto da Martina Di Iorio il 5 ottobre 2020
Aggiornato il 6 ottobre 2020



Ne ha viste passare il Bar Basso in quasi cento anni di storia. Nonostante crisi politiche, cambi di tendenze e ora pure una pandemia, l’insegna al neon più famosa di Milano non ha mai smesso di accendersi. A fare di questo posto il luogo per eccellenza dell’aperitivo milanese, non sono stati solo la lungimiranza di Mirko Stocchetto, quando fece diventare l’aperitivo rito d’Italia, oppure lo stoicismo di suo figlio, Maurizio, da sempre dietro il bancone, ma i tanti volti che lo popolano.

Un omaggio alla professionalità e alla dedizione di chi da sempre – o più recentemente – lavora per continuare il sogno di Stocchetto

Parliamo dei suoi protagonisti, i dipendenti del Bar Basso, onorati e immortalati in questi ritratti che vanno a comporre un mosaico umano dal nome: Bar Basso All Stars. Una mostra online, consultabile cliccando sul sito del Basso, che è in primis un omaggio alla professionalità e alla dedizione di chi da sempre – o più recentemente – lavora per continuare il sogno di Stocchetto. Come Giorgio Fabio, che qui presta servizio da 50 anni, oppure Roberto Gaetano, per chi ha memoria può ricondarlo qui ben 25 anni fa.

Il risultato è un almanacco umano fatto di farfallini, livrea e mano operose. Le foto sono scattate dalla macchina infallibile di Delfino Sisto Legnani, mentre la storia dei suoi dipendenti è catturata dalla penna di Corrado Beldì. Entrambi affezionati del Basso. Una mostra che è segno di devozione al lavoro instancabile di questi uomini e donne, e soprattutto è un messaggio di speranza per il futuro. Lunga vita al Bar Basso.