Bologna si crede Milano è la nuova serie di flash estivi ispirati dalla città liquida (o meglio: liquefatta) che Andrea Ruggeri ha scritto per Zero. Già autore degli acclamati Welcome. Manuale per studenti senza fissa dimora e La rivoluzione è finita, abbiamo vinto (Guida turistica all’antica città del PCI), entrambi usciti per la collana di libricini fotocopie di Modo Infoshop, Ruggeri ci ha regalato il suo sguardo satirico sulla Bologna ambiziosa che cerca di imitare Milano senza mai riuscirci.
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Unniversitari
Attila imperava a Milano ma sguazzava a Bologna
Tran-Tran-Queer, blog di Pea Pacelli Accademia Belle Arti Bologna
Il Re degli Unni assediò Milano, poi la fece a pezzi e si svaccò a Palazzo Imperiale dove vide i ritratti dei cesari. Preso da una fotta punkista si divertì a modificarli mostrandoli prostrati a lui mentre lo coprivano d’oro, ma dopo un po’ gli venne una gran noia. A Milano c’era poca mossa, troppo affaristica e poco godereccia. Poi Tetris La Russa, una trans femminiella che faceva il pendolo Mi-BO, gli parlò di Bologna che era un posto di selvaggi casinari e notti selvatiche. Si ingroppò la Tetris, e al galoppo si piazzò in zona universitaria Zamboni/Petroni/Aldrovandi, lì mise sù un mega bivacco unno con gli studenti per convertirli alle più efferate usanze unniche, salvo accorgersi che ‘sti barbari e barbarelle erano molto più unniversitari di lui.
Questo non se lo aspettava proprio.
Deportato da Tetris a un rave psy-trance nello show room Xm24 vide sul muro una scritta fatta da Blu, uno spregevole pregiato street artist: chissenefrega dell’erba bruciata alle spalle basta avere erba verde davanti. Ne fu profondamente impressionato, yup! sintesi unna eccelsa!
Trasformato in Attilia e pago di Tetris, staccò il tocco di muro e se lo portò a Milano.
Oggi è custodito in una sala segreta di una villa di Arcore.