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Campari Soda, un’icona di design senza etichette (e senza tempo)

In occasione della MDW24 (15-21 Aprile), Campari Soda celebra il legame con Milano e il design con una serie di appuntamenti #SenzaEtichette e il suo storico Aperitivo Designed by Campari Soda.

Scritto da Marco Gardenale il 7 aprile 2024
Aggiornato il 11 aprile 2024

Viene automatico, persino ovvio, associare Campari Soda al design e alla città di Milano: la sua storia è, da quasi un secolo, intrinsecamente e autenticamente legata a questo binomio. In questo arco temporale, attorno a Campari Soda, si sono generati simboli della quotidianità: basti pensare alliconica bottiglietta, frutto dellestro di Fortunato Depero, e a come attorno a questa si sia alimentato e consolidato il rito dellaperitivo come momento di incontro, conoscenza e piacere di stare insieme. Ma soprattutto come momento legato a stretto filo al design. Non per niente, Campari Soda è stato a tutti gli effetti un luogo generativo, in cui idee di comunicazione e design hanno transitato letteralmente alla velocità della luce, radicando via via una tradizione imbevuta dal rosso e offrendo la stessa alle sperimentazioni più efferate, e in questo a buon titolo futuriste”, poiché alle volte inedite e talvolta inaspettate, che hanno visto la bottiglietta reinventata in orologio, appendiabiti e pure in lampada.

Un percorso specifico in luoghi e spazi iconici dedicato allaperitivo rosso, allAperitivo Designed by Campari Soda.

Clicca e scopri la mappa by Campari Soda

Insomma per tradizione e portato, e soprattutto in un momento internazionale come Milano Design Week 2024, Campari Soda non può che essere tirato in causa come uno dei principali protagonisti del settore, meglio: di quel settore che mescola la quotidianità gioviale dellaperitivo alla storia quasi secolare del design italiano, e in particolare in questa città, che nella settimana del Design diventa un intero palcoscenico per Campari Soda. Nel senso che lo troverete sparso in giro per Milano, in bar, showroom, gallerie, montate alloccorrenza per offrire un percorso specifico in luoghi e spazi iconici dedicato allaperitivo rosso, allAperitivo Designed by Campari Soda, dove è scontato dire cosa stapperete. Se non ribadendo che quel che avete tra le mani e su cui poggerrete le labbra è letteralmente una delle intuizioni del secolo, per lesattezza nel 32, quando il Depero trasformò il flacone (fino ad allora chiamato così) nella bottiglietta instant classic a forma di calice rovesciato nota a tutti, nonché anno di nascita ufficiale del Campari Soda e di quel pezzo di Crivel che tutto sommato ha fatto la storia, quella dellora del Campari, dellora senza pari.

Tratto assolutamente distintivo, tanto per oggi quanto per l’epoca, cosa a tutti gli effetti si tramuta in un secolo di distintività, è l’assenza di etichette, votata proprio alla valorizzazione del colore tipico e l’iconicissima stampa in rilievo. Da qui è un attimo arrivare alla numerazione delle bottigliette, altro elemento inavvertitamente divenuto iconico. Nato come strumento di riconoscimento dello stampo, e adoperate da gruppi foltissimi di amanti del Campari Soda per per offrire l’aperitivo a tutti.

Dal 15 al 20 aprile, troverete in Porta Genova, nel piazzale, il primo degli insediamenti, l’Edicola Campari Soda, ogni giorno animata da un palinsesto di artisti. Proprio a due passi da lì, da Base, potrete perseguire l’aperitivo ma con il benemerito supporto di una selecta musicale a cura di Le Cannibale, tutta dedicata al Campari Soda.

Ma se pensate che sia finita vi sbagliate. La storia è tanta, la città è grande, e tutto sommato tutti bevono Campari Soda appena se lo trovano davanti. Per questo, su zero.eu, continueremo imperterriti a comunicarvi e raccontarvi tutto il resto degli eventi e dei momenti che Campari Soda sta preparando per Milano in Design Week.

 

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