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Chi è Bruna Gambarelli, nuovo assessore alla Cultura del Comune di Bologna

Bocciata l'ipotesi di un ''super assessorato'' economia e cultura, entra un'operatrice culturale fuori dalle liste

Scritto da Salvatore Papa il 28 giugno 2016
Aggiornato il 25 luglio 2016

Il Sindaco del Comune di Bologna, Virginio Merola, ha presentato oggi la sua nuova giunta per i prossimi cinque anni. L’assessore alla Cultura che succede a Davide Conte (subentrato anch’egli al “cacciato” Alberto Ronchi) è Bruna Gambarelli, fondatrice e direttrice artistica dell’Associazione Laminarie che gestisce lo spazio teatrale DOM la cupola del Pilastro. Il nuovo assessore avrà anche la delega al progetto nuove centralità culturali nelle periferie, delega meritata considerando l’intensa attività culturale al Pilastro che è valsa alla stessa Laminarie il Premio speciale Ubu del 2012 con la seguente motivazione: “Dom di Laminarie, spazio che lavora sui confini tra produzione in residenza e ospitalità, tra città e periferia, tra migrazione e memoria, tra infanzia e età adulta, tra ricerca teatrale e ascolto dell’ambiente circostante al quartiere Pilastro di Bologna.”

Il 2 luglio l’Associazione inaugura, tra l’altro, la rassegna Vocazione al contatto e l’Arena del Parco Pasolini al Pilastro.

Bruna Gambarelli è nata a Sassuolo (MO) nell’ottobre 1967 e vive a Bologna dove si è laureata al DAMS con una tesi sui rapporti tra Simone Weil e il teatro. La sua prima esperienza politica risale al 2004 conl’elezione a membro del Consiglio Comunale di Baiso, in provincia di Reggio Emilia. Nel 2014 si candidò per le Regionali nella lista di Franco Grillini, Emilia-Romagna Civica. Dal 2008 è anche docente a contratto di Pratica e Cultura dello spettacolo all’Ac­cademia di Belle Arti di Bologna.