Ad could not be loaded.
zero adv per Bic

Cucine illuminate e fichi fiammanti

Un tour con BIC dei nostri locali preferiti per la cucina flambé e una ricetta per Fichi Fiammanti

Scritto da Giovanna Riccomi il 18 settembre 2023

Chi non ha mai avuto un accendino BIC®? Da oggi c’è un BIC anche per chi vuole raggiungere i posti più difficili da accendere tenendo le dita lontane dalla fiamma: il nuovo BIC® EZ Reach™ con il suo beccuccio da 3,5 cm. Fuochisti d’ogni dove e per ogni ragione, siano essi cuochi provetti, grigliatori, campeggiatori o appassionati d’incenso lasciamo a voi questo minitour open air delle occasioni in cui portartelo dietro.

 

Domare il fuoco non è cosa da poco e oltre ad estrema attenzione servono strumenti giusti. Gli amici di BIC® ci vengono in aiuto con l’evoluzione del più noto degli accendini dotato di una bacchetta sicuramente magica e ingegnosa che ci consentirà di evitare ustioni e di dare luce ai nostri piatti in totale sicurezza. Stare in piedi di fronte ai fornelli per alcuni può essere arte, per altri un dovere o peggio una croce o magari un passatempo. Fatto sta che in tavola, a godere della cara convivialità, senza i fornelli probabilmente non ci staremmo. La tappa ai fornelli è insomma lo spartiacque fra il ragazzo che viene ammonito a rifarsi il letto con “questa casa non è un albergo” e il giovane che può beatamente lasciarlo sfatto. Oltretutto qualche cordon bleu nella coscienza lasciato annerito in padella alla fine ce l’abbiamo tutti, così come il buon proposito dell’anno nuovo (“da oggi inizio a cucinare”, elimino le app di delivery e mi porto la schiscetta preparata da casa).

Ebbene se anche tu hai iniziato ieri a destreggiarsi ai fornelli e impavidamente hai deciso di invitare persino amici e vicini per una cena con mise en place, abbiamo la ricetta che fa al caso tuo: un flambé, la tecnica di cottura  più romantica, affascinante e spettacolare che si conosca. Un gioco infinito di luce e fiamma, una cucina da sala che lascia gli ospiti incantati. Una cucina alta che nasce come nei migliori casi di eccellenza per sbaglio, quando lo chef francese Auguste Escoffier, intento a preparare le tradizionali crêpes al principe del Galles, lasciò scivolare la salsa al burro con zucchero arancia e liquore direttamente sul fornello, accendendo così la prima fiamma flambé della storia, cosa che ovviamente impressionò il principe – i reali sono notoriamente affascinati da tutto quel che brucia. Ed ecco allora le crepes Suzette.

Oltre al BIC® EZ Reach™ ® per questa ricetta non ti servono altri utensili per cui no, non hai scuse e il dolce illuminato lo facciamo insieme. Andiamo di fichi perché in Puglia me li hanno cucinati con la buccia direttamente sul tavolo. Mi dicono anche che i fichi non hanno più stagione però dai punterei a replicare la ricetta in tempi brevi. Ecco i passaggi per i nostri Fichi Fiammanti:

Ingredienti per quattro persone:

  • Otto fichi
  • 40 grammi di zucchero
  • Q.b Brandy (meglio più che meno)
  • Un bicchiere di vino bianco

Esecuzione:

Per primissima cosa andiamo a sbucciare i fichi e mettiamoli a scacchiera sul piatto da portata, ricopriamoli quindi di zucchero. Nel mentre in una tazza andiamo a mischiare insieme vino, e il Brandy. A questo punto arriva il momento caldo: andiamo a bagnare i fichi con la miscela e passiamo con una distanza di qualche centimetro il nostro super BIC® EZ Reach™  così da infiammare leggermente i nostri fichi direttamente in tavola.

Se proprio vuoi strafare nel mentre in cui passi l’accendino sul dessert puoi aggiungere una pioggia di zucchero così da alimentare ulteriormente la fiamma che – spoiler – si spegnerà da sola.

Fra i piatti più scenici e forse più facili da replicare troviamo un caposaldo dei primi: la classicissima Amatriciana, ancora più affumicata.

Nel caso in cui non ti dovessi sentire ancora pronto per un tentativo fai da te direttamente nella tua cucina ti diamo qualche suggerimento di locali con cucine di sala dove puoi prestare attenzione a camerieri e cuochi che sanno “flambare”. Specifichiamo che fra i piatti più scenici e forse anche più facili da replicare troviamo i capisaldi dei primi come la classicissima Amatriciana che diventa ancora più affumicata.

Prima tappa doverosa per un tour fiammante è Milano nel quartiere di Porta Venezia, precisamente in via Tadino con Caciara: un eclettico ristorante e cocktail bar che si ripromette di chiuderla davvero in caciara intrattenendo gli ospiti con fiamme alte direttamente al tavolo. E fanno pure il “Caciaroke”. Piatto forte e immancabile la Scostumata, una matriciana preparata con soli ingredienti di Amatrice, che viene flambata direttamente al tavolo. Per chiudere in bellezza suggeriamo il Cubamisù, un dessert che si gusta con sigaro cubano. Sullo sfondo sarete immersi in un contesto veramente mediterraneo ispirato agli anni 30-40. Grafiche pubblicitarie anni Cinquanta sulle pareti, tavole colorate, lampadari vintage e carta da parati.

Proseguiamo con la cucina in lampada direttamente della Capitale dove su tavoli in formica neanche troppo piccoli La Trattoria Vecchia Roma nel quartiere Esquilino propone la sua versione illuminata di Amatriciana flambé. Un’esaltazione dell’arte culinaria da sala che fa tanto Belle époque per il grande impatto scenografico. Ci lasciamo stregare dalla coreografia: la pasta cuoce sopra alla sua lampada, ma senza fiammata, fissata su un elegante guéridon e ripassata nella sua forma di pecorino andando ad ammaliare generazioni di clienti. Una cornice accogliente e casereccia della Roma buona che difficilmente può deludere. Una trattoria storica e beatamente vecchia che si raggiunge passando per una porta piccola su cui si affaccia una ripida rampa di scale che vi conduce direttamente in sala.

Spostandosi nella quiete della campagna emiliana in quel di Bologna con La Grigliata, un ristorante con oltre cinquant’anni di storia che ha fatto della cucina flambé il suo cavallo di battaglia. Una ripresa della grande cucina bolognese di mezzo secolo fa con un mix perfetto di innovazione e tradizione. Pasta fresca tutta rigorosamente fatta in casa, bucatini flambé in forma di parmigiano o risotto mantecato a vista ovviamente su fiamma alta.

Che il potere del fuoco sia con tutti noi ora che sappiamo come muoverci dietro ai fornelli o da spettatore di abili fuochi da sala.