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Flexin racconta i suoi primi sei anni attraverso i pezzi che ne hanno segnato la storia

Scritto da La Redazione il 5 luglio 2022
Aggiornato il 6 luglio 2022

Unotheactivist - 16 marzo 2018 - Kindergarten

Nel 2016 Bologna aveva bisogno di una rinfrescata. Certo, esistevano eventi Hip Hop, Techno, House, D&B ecc, ma nessuno aveva pensato al fatto che esisteva un’intera schiera di ventenni che aveva sempre dovuto fare i conti con la proposta “old school” e non aveva un luogo dove poter ascoltare esclusivamente la musica della propria generazione. È con lo spirito di sopperire a questa mancanza che nasce il progetto Flexin.

Instagram non aveva ancora preso piede, “Culture” dei Migos non era ancora uscito, la Trap Music era ancora il linguaggio dell’undegroud, ma un cambiamento epocale era nell’aria e l’intuizione dei creatori e residents Sartana e Zanzu – produttore di club music il primo, dj e videomaker il secondo – si é rivelata azzecata.

Fin da subito è stato un susseguirsi di ospiti nazionali ed internazionali (Dj Assault, Teki Latex, Shablo, The Nightskinny ed Unotheactivist per citarne alcuni) che hanno imballato tutte le venues in cui Flexin é passato in città; Kinki, Cassero, Kindergarten, Qubò e il DumBO, casa attuale del progetto.

Ora gli eventi Trap si sprecano, ma limitare Flexin a quella scena sarebbe un errore, per il profilo quasi esclusivamente internazionale della selezione musicale, e perché ha come obbiettivo anche quello di dare voce a tutti quei generi che trovano spazio nei club di tutto il mondo, ma che in Italia faticano a ritagliarsi uno spazio, come Jersey Club, Ghetto House, Breakbeat, Juke, Drill ecc.

Sono passati sei anni dal primo Flexin, e per festeggiare la ricorrenza venerdì 8 luglio torna al Cassero, una delle sue venues storiche, con un evento gratuito aperto anche ai non tesserati.

Per l’occasione Flexin ha realizzato per Zero una playlist delle tracce che più hanno accompagnato la storia e l’evoluzione del progetto.