Ad could not be loaded.

Franek Windy ci racconta le tracce del nuovo disco attraverso i luoghi di Bologna

Scritto da Franek Windy il 22 aprile 2022

Foto di Marta Plens

Il 29 aprile esce POUR PARLER, il nuovo disco di Franek Windy, cantante bolognese nonché fondatore di NON MI PIACE QUESTA MUSICA, realtà indipendente che promuove musica emergente e organizza concerti a Bologna. Il disco, che è stato anticipato dai singoli REPEAT, DICIANNOVE e HOUDINI (quest’ultima prodotta da Arssalendo), è composto da nove pezzi, ognuno con un mood completamente diverso. Ogni traccia è legata in qualche modo a un luogo di Bologna e perciò ne abbiamo approfittato per farci anticipare l’intera tracklist attraverso il suo racconto “psicogeografico” dell’album.


REPEAT – Via Frassinago

Come in qualsiasi recensione che si rispetti anche il mio disco è nato in cameretta, ma non la mia.             Luca (il mio amico-produttore) aveva lo studio in Via Frassinago e questi portici sono stati i primi a sentire le demo di REPEAT, quando tornavo a casa la sera dopo aver registrato. Ogni volta che superavo Sant’Isaia ed entravo in questa via mi sembrava di uscire dalla cabina telefonica di Superman, pronto per essere Franek Windy di nuovo. Un mio amico una volta mi ha detto che la parte più bella di fare musica è quando ascolti per la prima volta i provini: oggi posso dire che non aveva tutti i torti.


DIN DON feat. Bartolini e Rareș – Capra e Cavoli (Via del Pratello)

Io con la musica voglio fare quello che mi pare a patto che mi faccia stare bene. Non mi interessano le tradizioni, gli schemi o le regole. Per questo motivo mi piacciono così tanto i tortellini pasticciati e quelli di Capra e Cavoli, per l’appunto, sono i miei preferiti. Per chi non lo sapesse è un piatto molto controverso in questa città o almeno per i Bolognesi DOC è quasi una bestemmia. Ecco spiegato il ragù di Bartolini e Rareš su DIN DON: è stato un gesto eccessivo?  Puro godimento non richiesto? Ma allora perché non farlo?


DICIANNOVE – Aumai (Via San Felice)

Aumai è lo stadio finale di qualsiasi ‘tutto a un euro’ presente a Bologna e con il tempo è diventato uno dei principali supplier per il sostentamento creativo del mio disco. Tutti abbiamo avuto un supermercato del cuore durante il primo lockdown, che si trasformava in un luna park soltanto per sconfiggere la noia. Per questo motivo vorrei ascoltare DICIANNOVE uscire dalle casse malconce di questo posto: sentire quelle parole di disperazione riecheggiare dove sono state generate gli darebbe ancora più valore.


KIM & KANYE – Mercatino Parrocchia di S. Paolo (Via Carbonesi)

Era tanto che volevo scrivere una canzone sfacciatamente kitchs come KIM & KANYE e finalmente ci sono riuscito. Il risultato finale mi ricorda un servizio di piatti impolverato che 10 anni fa sarebbe andato a ruba o un abito di lino sgualcito che ha solo bisogno di un nuovo pretesto per tornare cool. In altre parole tutto quello che potete trovare in questo spettacolare mercatino tra Via Barberia e Via Farini, una specie di chiesa del vintage che nasconde più di qualche tesoro. In effetti POUR PARLER è un disco in cui sono presenti tantissimi stili diversi, a tratti un po’ retrò, ma con un potenziale pazzesco se accolti senza pregiudizio.


SUPERBOWL (SKIT) – Ex chiesa di Santa Lucia (Via Castiglione)

La mia chiesa preferita di Bologna a quanto pare non è più una chiesa e l’ho scoperto solo qualche giorno fa mentre scattavo queste foto. In effetti non ci ero neanche mai entrato perché mi è sempre bastato guardare la sua facciata che trovo quasi ipnotica ed ha un effetto molto rilassante su di me. Per rimanere in tema non mi resta che citare la prima parte di SUPERBOWL: ‘Se sto bene non ce n’è per nessuno, posso dare amore a tutti come fossi Gesù Cristo. Se sto male piange pure l’universo, cade il mio cuore a terra e fa un buco sul pavimento’.


HOUDINI feat. Arssalendo – Asia mach (Via Mascarella)

Ci sono alcuni posti in questa città che fortunatamente ti fanno dimenticare di lei. Uno di questi è Asia Mach in Via Mascarella, un semplicissimo negozio di alimentari in superficie, uno stargate verso qualsiasi tipo di spaghetto o chicco di riso, se decidi di attraversarlo. Per me ascoltare HOUDINI è come entrare in questo negozio: sono circondato da una pioggia di input nuovi, colori, inizio a roteare freneticamente per tre minuti finché non mi ritrovo con un sacchetto pieno di cibi deliziosi tra le mani, di cui ignoravo l’esistenza fino a pochi secondi prima. Un’epifania.


FALLITO – Polo (Via Sante Vincenzi)

Vi ricordate di Luca, Il mio amico-produttore? La cameretta in Via Frassinago? Da qualche mese ha aperto uno studio/spazio assieme al Collettivo HMFC in Cirenaica chiamato POLO. Purtroppo non riuscirò mai a descrivere la bellezza di questo posto e a spiegarvi quanto è stato fondamentale per chiudere il mio disco. Posso solo dire che se non sono mai stato così sereno davanti ad un microfono come per stavolta è solo merito di queste mura che mi hanno accolto. L’ultima strofa di FALLITO, ad esempio, non sarebbe mai esistita se non avesse preso vita POLO.


KILL ME! feat. Yot e Kinked – Via Giuseppe Ceneri

Qualche anno fa feci da rider per GO FRESH!, una piccola locanda in Via Paolo Fabbri. Grazie a questo lavoretto ho avuto la possibilità di vedere quasi tutte le vie della Cirenaica e di decidere quella in cui avrei comprato casa un giorno. Ad oggi la classifica non è ancora cambiata: credo che Via Ceneri non sia mai stata citata in nessun articolo e apparentemente sia una via come le altre, ma io l’adoro. Se non avessi già girato il video di KILL ME! sicuramente ne farei uno qui, magari in stile Peaky Blinders visto che queste case affacciate una all’altra mi ricordano molto i bassifondi di Birmingham in cui si aggirano gli Shelby.


LA CITTÀ DELLA MODA – Bar Edera (Via Massenzo Masia)

Questa è la mia canzone preferita fra tutte quelle che ho scritto. Questo è il mio bar preferito nel mio quartiere preferito di Bologna. Praticamente un brindisi alle cose preferite, che non sono migliori delle altre ma solamente ci fanno stare un po’ meglio. Il Bar Edera è uno slow bar, ti risucchia, il tempo si dilata in maniera deliziosa ed il sole lo rende etereo e rigenerante. Un’altro di quei posti che ti fa dimenticare di vivere in questo immense portico infinto. Consiglio spassionato, andateci alle 17:00 perché chiude presto. Io vado domani, se volete vi offro un Braulio.