Al di fuori dell’Indonesia, Bandung è una città poco conosciuta, anche se immensamente importante per gli eventi musicali e di altro tipo del nostro mondo contemporaneo. Sede della prima concretizzazione del movimento postcoloniale con la conferenza di Bandung, la città è stata anche il luogo di nascita della prima scena metal dell’arcipelago, del movimento rock psichedelico e di numerose stazioni radio indipendenti che hanno dato forma alla musica alternativa dagli anni Settanta in poi. Con band che hanno ispirato altre regioni della nazione, Bandung ha mantenuto la sua ricchezza di scene musicali e collaborazioni fino a oggi, continuando a muoversi nei confini tra underground e mainstream.

Se davvero ci interessa scoprire a quali condizioni la musica è arma di opposizione, venite a sentire cosa ha da dire una scena che tra volumi assordanti ha ribaltato un dittatore.

Nella città in cui quartieri, villaggi e locali specifici hanno dato forma a molti dei movimenti musicali di Giava Occidentale, Buahbatu rappresenta un incrocio singolare di sottoculture rappresentative dell’eterogeneità e vivacità delle produzioni sociali e musicali della metropoli. È la sede dell’ISBI, l’Istituto delle Arti di Bandung, dove si sono formati ed esibiti per decenni progetti come SambaSunda, collettivo fusion ormai di casa al Womad di Peter Gabriel tramite cui ha collaborato con progetti quali Camel, o Sarasvati – regina del goth rock Sundanese e, che ci crediate o no, famosa medium dell’arcipelago e su cui un biopic è in lavorazione – e Humiliation, band technical death in cui milita l’etnomusicologo Hinhin Daryana.

Seguendo la filosofia di Hyperlocal, per cui sono proprio le comunità localizzate a dare vita alle scene che iniettano benzina nelle vene sotterranee della città, in locali dismessi con ecologie soniche a bpm elevato o a distorsioni con volumi sopra i cento decibel, questo primo Club del 2024, sempre in Triennale Milano, intende celebrare una scena indonesiana stranamente ancora poco documentata e la pletora di movimenti che vi si generano intorno. Se come tutti i miti dell’underground tutto succede un po’ per forza di volontà dei musicisti e un po’ per circostanza, il 25 di giugno Hyperlocal Club, in collaborazione con Triennale, cocurato con Artetetra e con il supporto di Chase/SOAS e LYL Radio, porterà a Milano alcuni progetti essenziali per comprendere la scena di Buahbatu, unendo luogo e diaspora.

Come sempre ai Giardini di Triennale, porte aperte dalle 19:00. Ecco invece chi troverete.

 

Ensemble Tikoro (Installazione – Hell Chamber / Artetetra)

Coro di vocalist metal appartenenti ad alcuni gruppi fondativi della scena metal di Bandung come Beside, Sethos e Warkvlt e condotti dal compositore Robi Rusdiana, Ensemble Tikoro gioca con i tropi e suoni del genere attraverso tecniche vocali estese e composizioni su spartito. Quest’anno pubblicheranno il loro primo lavoro su cassetta per Artetetra Records, presentandolo con un’installazione per l’ascolto in anteprima. Insieme alla coreografa Lucy Guerin hanno realizzato la performance ‘Metal’ per l’Arts Centre Melbourne durante il programma di TOPA Asia 2020.

 

Ariel William Orah (Live – Soy Division)

Ariel William Orah è un artista di Bandung con sede a Berlino che esplora temi legati all’identità, alla memoria e alla scarsità. Si interroga sulla durata dell’homo sapiens e sulla fragilità delle macchine lavorando con diversi media, che vanno dalle performance sonore e multisensoriali, alle installazioni fisiche e interattive, alle immagini in movimento e/o fisse – clicca QUI per approfondire, NdR. Ha co-fondato il collettivo L-KW e l’iniziativa gastronomica SOYDIVISION.

 

Tarawangsawelas & Heith feat. Babau (Live – Morphine / Pan)

Teguh Permana e Heith, rispettivamente Morphine e Pan, eseguiranno per la prima volta un album composto nell’arco di cinque anni e nato a Bandung. Il musicista Teguh Permana, Tarawangsawelas, pratica una versione sperimentale del Tarawangsa, un genere unico composto da un’arpa orizzontale e da un violino verticale, parte dei rituali agrari delle montagne sundanesi. Uniti agli indonesiani d’adozione Babau, il quartetto esegue composizioni all’incrocio tra avanguardia digitale e timbriche acustiche degli strumenti della tradizione sundanese e manipolazioni di field recordings raccolti nel 2018.

 

Turtles Jr. (Live – Disaster Records)

Il Leggendario gruppo punk di Bandung, ha ispirato la scena punk di tutto l’arcipelago disseminando testi corrosivi e adrenalina antistatalista dalla fine degli anni ottanta. Menzionati nel libro “Making Scenes” dell’etnomusicologa Emma Baulch come una delle figure fondamentali dell’underground di Bandung, quest’anno suoneranno all’Hellfest in Francia, Raggiungendoci in Italia e paesi limitrofi.

 

Myria Idha (DJ Set – LYL Radio Marseille)

Myria Idha è una DJ e artista della scena marsigliese, residente a LYL Radio, membra di Lonely Live Lovers Club e fondatrice di Atelier Symbiose, dal 2021 comincia a collaborare con artistx indonesianx nel suo show “Warung”, in cui celebra il suo background multiculturale e la possibilità di un ponte tra Indonesia e Europa. Costruendo il suo universo attraverso il prisma delle emozioni, esplora una gamma che va dai ritmi bassi ai campi d’amore sognanti, incorporando halftime e dubstep.

 

Se davvero ci interessa scoprire a quali condizioni la musica è arma di opposizione, venite a sentire cosa ha da dire una scena che tra volumi assordanti ha ribaltato un dittatore iscrivendovi qui.