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I nomi che completano il cartellone di ROBOT13

Scritto da La Redazione il 2 settembre 2022

La prima tranche ci sembrava già più che abbastanza e invece oggi ROBOT (5-8 ottobre) ha svelato i nuovi artisti che si aggiungono al primo annuncio che conteneva nientepopodimenoché Ben Frost, Brutal Casual, Carmen Villain, Caterina Barbieri, Courtesy, Eva Geist, Lyra Pramuk, Loraine James, Luce Clandestina, Mario Batkovic, Kittin & The Hacker, object blue, Pantha Du Prince, Piezo, Skee Mask, Sofie Birch, TSVI, Zenker Brothers.

Tra i nuovi spicca il dj set di Laurent Garnier, non solo un dj ma ormai una leggenda premiata con la Legion D’Onore, un riconoscimento più unico che raro per un artista legato a techno e house.
E ancora tanti internazionali: la prismatica ‘urban culture’ della francese Crystallmess che va dal rap hardocre al footwork passando per l’elettronica più tagliente, gli urticanti Giant Swan con la loro ricetta a base di bassi ipnotici e aggressività industrial, la dancehall da terzo millennio nata dall’esplosivo incontro tra l’africana MC Yallah e il francese Debmaster e le complesse tessiture del decostruttore/ricostruttore dei parametri della musica da dancefloor Gabor Lazar.

Tornano poi i Salò con il loro bizzarro show che lo scorso anno fu uno dei più apprezzati del festival. Una produzione esclusiva per ROBOT che fa il paio con quella che vede la collaborazione tra il sound artist Riccardo La Foresta e l’inglese James Ginzburg (Emptyset). In collaborazione col festival umbro Dancity, invece il connubio tra la sassofonista bolognese Laura Agnusdei e le architetture digitali di Daniele Fabris. E sempre da Bologna Nziria, il nuovo progetto di Tullia Benedicta di cui si sta parlando tanto fra techno, trance e neomelodico napoletano.

E tra i dj set: Speaking Minds, Carolina Martines e Filibalou.

A inaugurare e completare il tutto, lo Scratch Party all’Accademia di Belle Arti, progetto speciale prodotto da ROBOT in collaborazione con la stessa Accademia e il Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna: una performance collettiva ideata da Francesco Giomi e Danilo Danisi e realizzata dagli studenti con le immagini a cura del corso di Computer Graphic dell’Accademia e la musica dal vivo a cura della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio.

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