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Il Klang riapre (con qualche bella novità)

Dal 21 maggio torna la musica, in un'inedita versione all'aperto ma anche con l'esperimento degli NFT

quartiere Pigneto

Scritto da La Redazione il 20 maggio 2021

«New Day Rising», diceva qualcuno. Dopo due lunghissimi mesi di chiusura, il Klang si prepara a riaprire le porte e a tornare alle care vecchie abitudini per orecchie e palati esigenti. E lo fa con almeno un paio di belle novità, entrando in una metaforica fase tre che porterà qualcosa in più rispetto al passato. Dopo il format che lo ha fatto resistere tra autunno e inverno, Klang Hybriden – con le selezioni d’ascolto al posto dei live e una revisione del menu – lo spazio di via Colonna si trasforma in Klang Rising, ripartendo con il KlanGarten, una nuova area dedicata al suono ma all’aperto, nella zona antistante al locale, attrezzato per offrire ristoro e ascolto in sicurezza, come da norme vigenti. Per questa settimana, apertura prevista dal venerdì alla domenica e dal giovedì a partire dalla prossima, con orario finalmente esteso dalle 16 alle 23 e con selezioni musicali e set interdisciplinari dalle 19 alle 22, che per questo weekend di riapertura vedranno protagonisti Eva Geist, Gattonero e Stefano Di Trapani. Si riparte anche con la tap list e presto tornerà operativa anche la cucina con un nuovo menù. Ma le novità non finiscono qui. Oltre alla riapertura, il Klang segue la sua vocazione tecnologica con un nuovo progetto dedicato a uno degli argomenti caldi del momento sull’asse economia/cultura, gli NFT. Non proprio ancora diffusissimi in Italia, gli NFT (Non Fungible Token) sono dei “token crittografati”, che rappresentano un contenuto digitale unico e, per l’appunto, non fungibile, intercambiabile: una sorta di “certificato di autenticità e proprietà” associato e intrinseco a una determinata opera d’arte di natura prevalentemente digitale, che si tratti di musica, sound art, video art, grafica, illustrazione o animazione.

Nei mesi di chiusura, il ragionamento su un altro modo, parallelo e più equo, di divulgare forme e linguaggi espressivi contemporanei è stato al centro della ricerca del Klang, portandolo a ideare e quindi commissionare ad alcuni artisti – apparentemente distanti tra loro ma tutti vicini alla sensibilità sperimentale del Klang – una serie di NFT ovviamente unici. «L’idea di intraprendere anche questa nuova strada, potenzialmente più egualitaria e remunerativa per gli artisti, nonché slegata dalle pesanti logiche tradizionali di pubblicazione, distribuzione e vendita, ci sembra interessante sotto molteplici punti di vista. Nobilitare e restituire valore all’arte digitale in quanto tale, donandole una sua dimensione di credibilità e contribuendo a darle il peso che merita, è già di per sé un obiettivo che vale la pena perseguire e che è finalmente in questo modo perseguibile. Parlando di ciò che ci riguarda più da vicino, quindi il suono e la musica, è invece molto chiaro che sia necessario trovare formule alternative in grado di raggiungere un equilibrio fra la sostenibilità economica per gli artisti, una qualche stabilità per il mercato e una dimensione di valore della fruibilità da parte del pubblico». Il mondo degli NFT, quindi, come alternativa parallela alla produzione musicale tradizionale e come possibilità di esplorazione per nuovi linguaggi creativi.

È necessario trovare formule alternative in grado di raggiungere un equilibrio fra la sostenibilità economica per gli artisti, una stabilità per il mercato e una dimensione di valore della fruibilità da parte del pubblico

Nello specifico, il progetto NFT del Klang punta a creare un flusso di coscienze attraverso suoni e immagini, libero da concezioni di formato, lunghezza, stile o genere. La tematica scelta è quella dell’iperstizione, a partire dalla formulazione teorica del filosofo inglese Nick Land: il concetto di iperstizione descritto come un “elemento di cultura effettuale che si fa realtà, attraverso una massa immaginaria funzionante come potenzialità che viaggia nel tempo”. «Un gioco sul rapporto/contrapposizione fra fede ritualistico-magica a rappresentazione del “passato”, e l’ipermodernità intesa dal punto di vista della gestione mediatico-digitale dell’informazione e dei suoi effetti sul mondo reale, come rappresentazione del “presente” (futuro?)». Questa contrapposizione/non contrapposizione tematica, è stata tradotta in immagini e suoni da Marco Bonini, Ludoviza Manzo, Ermanno Baron, Cosimo Damiano, Miracle of Love e, per la parte visuale, da Capibara, trasformandosi in un’opera che parla astrattamente di se stessa, del panorama musicale, dell’arte digitale e del mondo stesso dei NFT. «Considerando il mondo NFT come un medium nuovo e completamente a se stante, svincolato dalle concezioni storicizzate, come Klang ci siamo interrogati su quale potesse essere il linguaggio più adatto a interpretare artisticamente tale realtà e le sue caratteristiche peculiari. Riflettendo sul concetto di unicità del “prodotto”, abbiamo dunque scelto di muoverci all’interno del discorso dell’improvvisazione, cristallizzando e suggellando l’opera al preciso intervallo di tempo e di spazio in cui sia stata vissuta e realizzata. Dal punto di vista pratico, si tratta di una “concept-suite” guidata dalla tematica dell’iperstizione e nata dall’intersezione fra le sensibilità degli artisti che vi hanno partecipato. Centrare l’attenzione su un qualcosa che fosse caduco di per sé e immortalarlo in un’opera che divenisse un NFT – senza “limiti” di genere o di formato, ma ispirato da una tematica fortemente evocativa e innescato dal rapporto stesso fra i musicisti in quel preciso momento – ci sembrava la formula più efficace, funzionale e sensata di declinare il nostro approccio a questo mondo».

Oggetto multisensoriale, liquidissimo e dall’alta valenza futuristica che non sfigurerebbe tra le visioni di un festival di arti digitali, Hyperstition è acquistabile a questo link ed è il primo tra gli NFT proposti dal Klang. Un viaggio che descrive l’iperstizione come costante umana e sociale, trasversale alle epoche e ai mezzi di cui si serve così come ai linguaggi in cui si esprime. Per saperne di più, potete tornare finalmente al bancone del Klang, in carne e ossa, e chiedere delucidazioni mentre sottvi prendete cura delle vostre fauci e orecchie nel KlanGarden.

KLANG RISING
PROGRAMMA DJ SET
21-21 MAGGIO | 19-22

VENERDì 21
Eva Geist

SABATO 22
Gattonero

DOMENICA 23
Stefano di Trapani